Leslie Portocarrero - Perù - massimoallegroreportage

Vai ai contenuti

Menu principale:

Leslie Portocarrero - Perù

Mostre > Immigrazione Milano
Lesile è nata nel 1985 a Truillo, terza città del Perù. Truillo è situata nel nord del paese ed è una meta turistica di notevole importanza. Nei dintorni si trovano bellissimi siti archeologici Incas . In Perù Truillo è considerata il regno dell’eterna primavera. Fra settembre e dicembre vi sono feste e manifestazioni. Le miss dell’america latina vi si riuniscono per sfilare sui carri allegorici durante la festa del “Corso Primaveral”.Truillo è anche un importante polo minerario. A soli quattro chilometri dalla città vi sono le miniere di rame di Barri e Yanacocha. Oltre che sull’industria estrattiva l’economia della città si basa anche sul settore calzaturiero. Nel quartiere di Porvenir, si producono le scarpe per tutto il paese. Per quanto riguarda il settore agricolo il paese è un ottimo produttore di asparagi e carciofi.Nel 2011 in Perù si sono tenute le elezioni politiche vinte dal PNP (Partido Nacionalista Peruano) di Ollanta Humalà. Humalà guidò nel 2000 un colpo di stato contro il regime totalitario di Alberto Fujimori. Fu espulso dal paese e riabilitato alla caduta del dittatore. Perse le elezioni del 2006, vinte dal candidato socialista Alan Garcia, ed ebbe la sua rivincita nel 2011 diventando presidente.Lesile è la prima di cinque fratelli. Il padre Raul è poliziotto e la madre Helena casalinga. In America latina non molte donne lavorano, e solo quelle che hanno un’attività privata come un negozio, riescono ad emanciparsi.Leslie ha 26 anni ed è la prima di cinque figli. David, il più piccolo ha 6 anni, Cris 15 e Cristian 18. Il primo dei fratelli è Stefan che ha 20 anni e lavora nel settore del turismo. Leslie ha studiato alla scuola superiore di infermeria dell’Instituto Superior San Luis”. Ama leggere romanzi e i suoi autori preferiti sono Cervantes, Saavedra e Valleyo. Leslie è entrata nel mondo del lavoro che era ancora studente. Vendeva prodotti di bellezza a domicilio. Poi, una volta diplomata, ha cominciato ad esercitare la sua professione facendo piccoli lavoretti, fornendo assistenza paramedica agli anziani o facendo punture a domicilio. Essere infermiera è sempre stato il suo sogno fin da bambina. Il suo desiderio più grande è sempre stato quello di aiutare gli altri. Poi, qualche mese fa la chiamata dall’Italia. La zia di Leslie, Vicky, sorella della mamma, vive in Italia da 18 anni. E’ sposata ed è madre di tre bambini: Mohamed 12 anni, Omar 8 e Luis, 22. Da qualche tempo la zia ha problemi di salute. Così ha chiesto alla sorella di mandarle la nipote per aiutarla durante questo periodo difficile. Per Leslie è una buona occasione. Un’esperienza interessante all’estero dove, esercitando la sua professione può guadagnare molto più che nel suo paese e costruire così le basi per il suo futuro. Contemporaneamente può contribuire al bilancio familiare per garantire gli studi ai suoi fratelli.E’ stata la zia che prima del suo arrivo si è preoccupata di chiedere ed ottenere i visti necessari. Così, una volta che tutto era a posto, Leslie ha lasciato il Perù. Era il 4 marzo 2011.In Italia Leslie continua ad esercitare lo stesso tipo di assistenza che prestava nel suo paese: sostituzioni temporanee di altre ragazze in attività quali badanti o infermiere. Nel frattempo aiuta la zia ad accudire i cugini. Per ora non può lavorare in strutture pubbliche italiane. Deve prima sostenere un esame di abilitazione e per far questo deve conoscere bene l’Italiano. Così due volte alla settimana segue un corso di italiano per stranieri.Qualche tempo fa Leslie ha trovato lavoro come badante di una “nonna” milanese. La nonna non la tratta molto bene. Leslie sa che deve essere paziente. Dopo la morte del marito la nonna ha vissuto sola per molti anni. Ha una figlia che vive per conto suo e che, avendo problemi di salute, non può assistere la madre. Probabilmente la nonna preferirebbe essere assistita dalla figlia e per questo scarica il suo malumore su Leslie. Nella routine giornaliera Leslie va prima dalla nonna, con cui trascorre la mattina, poi va a prendere i cugini a scuola e con loro passa qualche ora al parco, prima di rientrare a casa ed aiutarli nei compiti.Nel suo tempo libero le piace la televisione. Alle telenovelas preferisce i film o i documentari di discovery channel. Leslie è molto religiosa. Quando era piccola, la nonna Maria la portava in chiesa. La nonna morì quando Leslie aveva solo nove anni e la frequentazione della chiesa si interruppe bruscamente. Ma la religione divenne più importante in seguito. Leslie era una bambina cagionevole di salute. Si ammalava spesso e non poteva correre o uscire di casa come gli altri bambini. Faceva spesso punture di penicillina ed era stata visitata da diversi medici senza grandi risultati. In quel periodo gli evangelisti organizzavano per le strade di Truillo, sedute pubbliche di preghiera in favore di malati e bisognosi. Leslie, su consiglio della madre, vi partecipò e fu così che si riavvicinò alla religione. Ora Leslie frequenta la chiesa due-tre volte alla settimana. Vorrebbe anche predicare e fare proselitismo per la Chiesa Evangelica. Insegna catechismo e recita in rappresentazioni teatrali su temi religiosi per i bambini della comunità di via Padova. In Italia Leslie si è trovata subito bene. Gli italiani con lei sono stati gentili e le piacciono. Trova però che siano troppo concentrati sul lavoro e di conseguenza troppo stressati. Leslie vorrebbe affrancarsi economicamente, imparare bene il suo lavoro e guadagnare i soldi necessari per comprarsi una casa ed aprire una farmacia a Truillo. Il suo sogno è quello di creare un centro di recupero e cura per drogati ed alcolisti nella sua città. Leslie ha dentro il fuoco sacro dell’assistenza. Una brava ragazza dai modi dolci e pacati con la passione per gli altri. Qui in Italia le piace guardare le altre persone. Guardare gli altri, immigrati e italiani, per capire le differenze di comportamento e di cultura.



 
Torna ai contenuti | Torna al menu